Tre parti in due volumi di cm. 28, pp. xxxiii (1) 189; xxiii (1) 316 + (1) di tabelle; 116 che contengono il “Saggio sopra il giusto pregio delle cose la giusta valuta della moneta e sopra il commercio dei Romani” del Pagnini. Nel primo volume è presente la grande tabella molte volte ripiegata: “Tavola della bontà peso e valuta della maggior parte delle Monete correnti d’Oro, e d’Argento del Mondo, formata dal Cavaliere Isacco Newton verso il principio del presente Secolo…”. Frontespizi in rosso e in nero (al primo, riproduzione del recto e del verso di una moneta romana). Dedica a stampa dei curatori a Emanuel de Richecourt. Legatura d’attesa strettamente coeva in cart. alla rustica con titoli manoscritti ai dorsi. Solo un paio di alconi limitati a poche carte e qualche segno d’uso ai dorsi, ma complessivamente esemplare genuino e molto marginoso (in barbe) e stampato su carta di ottima qualità. Rara prima edizione in volgare dei “Several Papers Relating to Money, Interest and Trade” lockiani, nascenti dalla fusione di “Some Considerations of the Consequences of the Lowering of Interest and Raising of the value of Money” (1692) e delle “Further Considerations concerning Raising of the Value of Money” (1695). L’edizione, pubblicata a Firenze e curata da Giovan Francesco Pagnini e da Angelo Tavanti (la traduzione si fonda sulla raccolta in-folio dei “Works” lockiani del 1710), si situa nel fertile terreno del movimento riformatore toscano. “Locke is one of the economists who have been able to apply their principles to practical politics during their own lifetime. The influence of his political and educational writings.. on economics, though indirect, is very important” (Palgrave, II, pp. 631-636). Il “Saggio sopra il giusto pregio delle cose” del Pagnini figura in edizione originale. In esso l’economista toscano “dimostra che la moneta è soggetta alle stesse leggi del prezzo a cui vanno soggette le altre merci”; “il suo valore è indipendente dall’arbitrio degli uomini. La fatica per produrla, la quantità, l’offerta, e la domanda, sono gli elementi del suo prezzo” (Pecchio). Nel saggio sono utilizzati come fonti, oltre a Locke, Petty, Montesquieu, Saint-Pierre, Mably, Mirabeau, Cantillon. Palgrave, cit. Cossa, p. 41, n. 116. Higgs, p. 115. Einaudi, 3476. Attig, 507. Kress Italian, 275. Yolton, 164. Sul saggio del Pagnini: Dal Pane, La questione del commercio dei grani nel Settecento in Italia, I, n. 228. Graziani, Storia critica della teoria del valore in Italia, pp. 120-121.
LOCKE JOHN.
Ragionamenti sopra la moneta l’interesse del danaro le finanze e il commercio scritti e pubblicati in diverse occasioni. Tradotti la prima volta dall’inglese con varie annotazioni.
In Firenze, appresso Andrea Bonducci, 1751
2.800,00€
COD: 75999
Categoria: economia
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